Il Decreto Legislativo 251 del ‘99 ci fornisce le linee guida relativamente la normativa sul tema.
Anzitutto dobbiamo sapere che sono considerati Metalli Preziosi l’oro, l’argento, il platino e il palladio.
I prodotti realizzati con questi metalli sia puri sia in lega DEVONO contenere impresso il marchio (punzone) indicante i millesimi del fino contenuto nel prodotto e il marchio di identificazione.
Cosa s’intende per millesimi di fino?
E’ la quantità di metallo prezioso puro presente nel prodotto.
Punzone
Per quanto riguarda l’oro, la maggior parte dell’oreficeria o gioielleria in commercio reca un timbro con impresso 750/1000, il che significa che su 1000 parti di metallo 750 sono di oro puro, il resto è una lega di differenti metalli che ne conferiscono durezza e colore.
La normativa obbliga il produttore o l’importatore a dichiarare tale quantità, attraverso il marchio, che può variare, ad esempio, sempre per l’oro potremmo avere un titolo inferiore pari a 585/1000 o 375/1000.
E’ chiaro che il prezzo del prodotto cambia notevolmente se è realizzato con oro 750 anziché con oro 585 (una tipologia che ultimamente ritroviamo in commercio anche per le disponibilità minori di spesa per i consumatori con modelli in stile antico).
Marchio Oro
Il prezzo dell’oro è soggetto a quotazione, con oscillazioni di prezzo importanti nel breve arco temporale.
Il prezzo di un prodotto finito è quindi variabile. Dipende sia dal momento in cui viene acquistato, sia dal titolo di metallo presente, nonché dal valore estrinseco rappresentato dalla manifattura.
Cosa si intende per marchio di fabbrica?
Marchio
E’ un marchio che permette di identificare il produttore o l’importatore (nel caso di merce proveniente da aree extra UE) di oreficeria o gioielleria realizzata con metalli preziosi. Per i prodotti realizzati in Italia il marchio è formato da un numero e da una sigla assegnati dalla Camera di Commercio al produttore che esercita in quell’area.
Questa normativa garantisce il consumatore e responsabilizza il produttore, o l’importatore, su ciò che viene immesso in commercio.